Chiediamo chiarezza sull’acquisto del terreno adiacente al nuraghe

L’acquisto del terreno adiacente al nuraghe Palmavera da destinare ad area di sosta ha creato le ovvie polemiche e la necessità dei dovuti chiarimenti da parte dell’amministrazione e del Sindaco in particolare. Non ci addentriamo nell’analisi giuridica di questa operazione e tantomeno critichiamo la necessità, reale ed ovvia, di realizzare un’area di sosta sicura, destinata ad accogliere i fruitori del nuraghe.
Vorremmo, però, comprendere meglio ciò che abbiamo evidenziato durante il Consiglio comunale del 30 dicembre 2015, ovvero come l’acquisto del terreno avrebbe avuto bisogno di un chiarimento, soprattutto a fronte della lettera (recapitata all’’amministrazione e a tutti i Consiglieri comunali) circa la concessione d’uso gratuito di un terreno nei pressi del nuraghe inviataci da un privato cittadino. Ciò che chiedevamo in Consiglio era di avere piena conoscenza delle carte e, possibilmente, un passaggio nella Commissione consiliare preposta.
Il Sindaco rispose in Consiglio, dichiarando che “non risultava agli atti, da ciò che aveva visto, nessuna altra proposta” e in più che “non gli risultava nessuna concessione gratuita di terreni”, questo nonostante la lettera fosse agli atti (prot. n.54593 del 23 ottobre 2015) fosse abbastanza esplicita. Tra le affermazioni del Sindaco, inoltre, ci stupii l’affermazione che sottolineava che tale acquisizione fosse “una procedura in capo alla Fondazione Meta”, come se la Fondazione Meta fosse gestita da entità terze e non da Lui attraverso la sua Giunta. La replica, però, si concluse con una rassicurazione, ovvero che il tutto fosse ancora in “una fase di valutazione evidentemente ancora in atto” dopo la quale “si arriverà all’atto definitivo col quale l’amministrazione comunale autorizzerà o meno la Fondazione Meta… all’acquisto”. A quel punto ci saremmo aspettati, in questa fase di valutazione e come richiesto, di approfondire, capire e discutere la questione del privato che offre in concessione gratuita il terreno.
Invece, il 12 gennaio 2016, esattamente dodici giorni dopo il Consiglio, di cui solo 5 lavorativi, la “fase di valutazione” si è conclusa con la Delibera n. 4 di Giunta, in cui l’amministrazione autorizza l’acquisto del terreno adiacente all’area archeologica per la cifra di 50 mila euro.
A questo punto, considerato che si tratta di soldi pubblici, vorremmo sapere se il signore che voleva concedere il terreno gratuitamente sia stato contattato, visto che, come espressamente sottolineato, il Sindaco era all’oscuro del contenuto della lettera. Dando per scontato una risposta affermativa (speriamo), ci si chiede quali vincoli o richieste siano state poste in capo al Comune dalla controparte, o quali altri motivi di qualsiasi natura, abbiano portato a giustificare la scelta onerosa: tutte queste domande, come richiesto in sede ufficiale, le avremmo volute porre in commissione ma ancora una volta constatiamo che, per questa amministrazione, la condivisione rimane una chimera, nonostante le promesse del “Noi” in campagna elettorale, Noi che invece, in termini di attuazione, diventa sinonimo di unico “Dio”… ops, Uomo solo al comando, anche a dispetto della possibilità che un Pietro (o qualche altro Apostolo/Capogruppo) possa rinnegarlo perchè, anche per questo e prima che un qualsiasi Gallo canti, a ritrattare e sconfessarsi ci pensa da solo.