Balneari. La punta dell’iceberg nella desolante amministrazione della nostra terra.

Recentemente le imprese balneari hanno evidenziato come l’emanazione dell’ultima legge urbanistica regionale incida gravemente sulla loro operatività ma, se analizzato più approfonditamente, il problema riguarda l’intero comparto turistico isolano.
Difatti, la legge regionale n.8 del 2015 all’articolo 17 comma 2 dice chiaramente “In assenza del PUL è ammesso, per una durata non superiore a novanta giorni, il posizionamento di strutture amovibili a servizio della balneazione nella fascia dei 300 metri dalla linea di battigia marina e negli ambiti contigui ai litorali, ricompresi nella fascia dei 2.000 metri dalla linea di battigia marina.”.
Questa norma limita fortemente la possibilità lavorativa a centinaia di imprese balneari che, oltre al servizio offerto ai turisti, svolgono anche un importante ruolo di controllo dei litorali e, paradossalmente, saranno tenute a pagare comunque una concessione annuale, così come annuali sono tributi locali dovuti… a fronte di 3 mesi lavorativi?
Da notare che sui 70 comuni costieri solo pochi sono dotati di PUL, tra questi non è presente Alghero, benché tale strumento pianificatorio sia in lavorazione da oltre un decennio.
Ora, esiste un problema economico circoscritto (?) alle imprese balneari ma, più in generale, questa è l’ulteriore conferma della totale assenza di una strategia turistica di lungo periodo. Questa è solo la punta dell’iceberg di una miopia suicida che ci vede ricchi di bellezze naturali, unicità archeologiche, storia e gastronomia, ma che ci rende poveri perché assolutamente incapaci di valorizzarle e sfruttarle economicamente.
Sono anni infatti che i nostri politici si riempiono la bocca di termini come “destagionalizzazione” ipotizzando dunque l’allungamento della stagione turistica ma, nei fatti, purtroppo, nulla viene fatto se non danni su danni.
La Regione poi, anziché supplire a tali carenze dei singoli Comuni, vista l’importanza strategica per l’intero comparto turistico isolano, preferisce adottare norme punitive. Ovviamente, a subirne le conseguenze non sono quegli amministratori che non hanno fatto ciò che avrebbero dovuto fare, ma intere comunità e comparti produttivi che in tutto questo brutto gioco non c’entrano assolutamente nulla. Dato per ovvio e scontato che ci debba essere una pianificazione degli interventi in modo tale che siano regolamentati secondo le norme di tutela ambientale e di salvaguardia degli habitat sensibili, quest’ultima legge infatti è concretamente punitiva nei confronti delle tante comunità che hanno avuto la sfortuna di avere negli anni amministratori non sufficientemente capaci a portare avanti questi fondamentali atti pianificatori.
Le rassicurazioni arrivate nei giorni scorsi dall’attuale Sindaco di Alghero poi non sono affatto di grande conforto. Probabilmente è inutile attribuire le colpe della mancata approvazione del PUL alla sola figura degli ex sindaci, così come è illusorio credere che l’attuale possa decidere da solo. Ieri come oggi infatti la maggioranza è formata da una coalizione tanto variopinta quanto instabile, con visioni e interessi talmente diversi che difficilmente potranno trovare una sintesi per approvare il PUL o, ancor peggio, il PUC. L’unica cosa certa è che gli ex sindaci, come l’attuale, hanno creato coalizioni per vincere le elezioni che poi, attraverso immancabili bisticci, si sono sempre dimostrate inadeguate a governare la città.
A pagare le conseguenze di queste “orge partitiche mirate solo al piacere di alcuni” sono sempre e comunque quei cittadini che, attraverso queste pochissime possibilità di “imprendere” rimaste, non mirano di certo all’arricchimento ma solo ed esclusivamente alla sopravvivenza.

2 Risposte a “Balneari. La punta dell’iceberg nella desolante amministrazione della nostra terra.”

  1. Credo che volendo parlare in difesa dei valori sociali di equità , anche e soprattutto in ambito commerciale, sarebbe importante Vi accorgeste del “vero” parametro che assimila nei fatti le inprese esercenti : la prossimità alla zona di battigia (menzionata in ogni norma ed in questa con valori chiarissimi di 300 e 2000 metri).
    Se prestiamo attenzione, a ciò che stà nei fatti, è facile accorgersi che già a monte del Vostro “appunto” (lodevole ma superficiale) esiste da sempre, irrisolta ed ignorata, una criminale forbice di “costi imprenditoriali” che insulta e mortifica coloro che operano nelle realtà come quella Algherese e sono ubicate nei 300 metri dalla battigia…… MA non poggiano “sulla sabbia”.
    Nei 300 mt. insomma , perlomeno ma livello di oneri Comunali bisogna secondo me battersi per un totale allineamento degli obblighi e dei costi, sic!
    Non era e non è davvero più credibile infatti la tesi della “precarietà strutturale svantaggiata” per giustificare un totale scarico degli oneri tra i quali quelli per cubatura (o per area coperta o attrezzata per il pubblico quali terrazze ricche di tavolini e sedie per ristorazione e somministrazione) di questi stabilimenti balneari rispetto ad ANALOGHE entità, per offerta commerciale, che TUTTO da sempre pagano al Comune, e che pur operando spesso a soli 10/15 mt. sono invece state vessate anche da insulse, ingiuste ed inqualificabili Ordinanze Sindacali.
    Voglio ricordare a Voi quella che impose gli arredi di “qualita” a Bar/Ristoranti ed Assimilabili sul Lido vietando i tavolini e le sedie di plastica ma…..esclusivamente per quelle entità ubicate “lato case” di Comunale controllo, lasciando le attività “balneari” (spesso prospicenti dirimpettaie) libere di agire a piacimento perchè……….su suolo demaniale!
    Ciò che sostengo è dimostrabile dal verbale di sanzione comminatami dai solerti VV.UU. di Alghero.
    Anche la recente storia è zeppa di tristi ridicoli paradossi come quello di un altra zona della medesima spiaggia cittadina rubata agli utenti da un “chiosco” (addirittura senza i servizi igienici pur allacciato a forniture di Luce ed Acqua) senza che qualcuno sembri essere responsabile di averne autorizzato l’edificazione e nessuno abbia legittimo titolo per decretarne l’immediata rimozione!
    Credo che una squadra di governo valida , se vorrà operare per il bene comune, dovrà anche munirsi di volenterosi elementi capaci di raccogliere le segnalazioni dei cittadini caso per caso, esaminandole tempestivamente per perseguire energicamente gli abusi.
    Sino a quando non ci sarà questa solerzia fattiva, sino a che i guai non verranno rimossi , sino a quando il pensiero degli Amministratori pur subentranti continuerà ad essere remissivo perchè :
    “è sempre stato così”, “mica l’ho deciso io” o peggio…….., staremo parlando di aria fritta.

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