Nuovo anno, vecchie abitudini

Bandi per la concessione dei beni comunali: scarsa comunicazione e tempistiche ridotte all’osso, qualcosa non quadra. Anno nuovo, abitudini vecchie in seno all’Amministrazione comunale di Alghero.

Nonostante quanto già accaduto in passato con la concessione e – visti i pessimi risultati – successiva revoca di alcuni Beni Comunali (vedi assegnazione impianti sportivi) l’Amministrazione comunale ci ricasca. L’oggetto in questione sono i bandi per l’avviamento della procedura di assegnazione in concessione dei due parchi urbani, il Baden Powell (Leggi) e il Rafael Caria (Leggi).

“In nome della tanto evocata trasparenza, solo apparentemente sbandierata da questa Amministrazione in considerazione dei risultati, i portavoce in consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle Roberto Ferrara e Graziano Porcu sostengono sia giusto che tutti i cittadini abbiano ben chiara la situazione, nello specifico la procedura che seguita in tutte le sue parti dimostra, ancora una volta, scarsa comunicazione e tempistiche ridotte all’osso. I bandi sono datati 27 dicembre 2017, nel pieno delle vacanze natalizie, mentre solo giovedì 4 gennaio 2018 la popolazione ne è stata informata tramite una nota stampa, ben 8 giorni dopo. Un tempo troppo esiguo per pubblicizzare un bando e rendere tutti edotti: perché gli amministratori hanno atteso tanto? Ma il fatto più grave da considerare è che la scadenza utile alla presentazione delle offerte è fissata per il prossimo 15 gennaio 2018, a soli sei giorni lavorativi dalla comunicazione dell’apertura dei bandi. Sei giorni insomma per effettuare il sopralluogo, preparare tutta la documentazione amministrativa, redigere il progetto, le relazioni tecniche, gli elaborati grafici, il piano economico e ottenere le fideiussioni bancarie. Mah”.

A non voler pensare male è palese ci sia stata dell’approssimazione, sintomatica di una disattenzione generale per la cosa pubblica che, invece, richiederebbe rigorosa attenzione e tempistiche rodate al millesimo: “Se anche qualcuno avesse avuto la fortuna di scovare uno dei due bandi nei meandri dell’albo pretorio, ci chiediamo: come sarà possibile preparare tutta la documentazione necessaria in soli undici giorni? Perché così poca pubblicità e tanta fretta? Perché non stabilire un termine di presentazione delle offerte più umano e ragionevole? Per ora lasciamo all’Amministrazione l’onere della risposta”.